La moka, componente quasi sacro delle nostre cucine, da tempo ormai è stata soppiantata dalle macchine per il caffè a capsule. Comode, pulite in un attimo, veloci nel preparare il caffè, colorate e di design, le macchine a cialde ormai sono diventate un elettrodomestico irrinunciabile, soprattutto per i giovani, ma, come coniugare ecologia e desiderio di un buon e veloce caffè?
Le capsule purtroppo non sono eco-friendly, per ogni 6 grammi di caffè, ci sono 3 grammi di imballo. Apparentemente innocue, le capsule sono difficili da riciclare perché composte da strati di materiali diversi e difficilmente separabili e, di conseguenza, portano con sé un pesante bagaglio di impatto ambientale.
Così, mentre qualcuno ha preso decisioni troppo drastiche, come Amburgo, che ha vietato l’uso delle macchine da caffè negli uffici, le aziende italiane non sono rimaste inermi di fronte a tale problematica e stanno provando a sostituire le capsule tradizionali con altre più green.
Esistono le cialde in carta che, una volta usate, possono semplicemente essere gettate insieme ai rifiuti organici oppure quelle in alluminio o in plastica, con le quali però il riciclo è più complicato, perché bisogna separare il caffè dal rivestimento che lo contiene.
Ma c’è un prodotto innovativo che potrebbe davvero segnare una svolta: le capsule compostabili. Ma cosa sono? Le capsule compostabili sono total-green perché possono essere gettate, senza doverle separare dal caffè, nella raccolta differenziata dell’organico. Le capsule vengono poi sottoposte ad un processo chiamato compostaggio dove, insieme ai materiali organici, danno vita ad un terriccio impiegato come fertilizzante.
L’azienda che ha portato sul mercato tale novità è la piemontese Caffè Vergnano, seguita poi da Lavazza e dalle più importanti realtà del settore.
L’idea innovativa e green unisce la passione per il caffè e l’amore per il pianeta e i consumatori, entusiasti del progetto, le hanno volute premiare eleggendole Prodotto dell’Anno 2016.

 

Leave A Comment