Evento di grande rilevanza per quanto riguarda le immagini d’autore, il MIA Photo Fair è una fiera internazionale d’arte contemporanea dedicata alla fotografia e all’immagine in movimento, che quest’anno dal 28 aprile al 2 maggio, è arrivata alla sua sesta edizione. Nata nel 2011 da un’idea di Fabio Castelli, la MIA Photo Fair si propone di evidenziare il ruolo trasversale che la fotografia e l’immagine in movimento hanno assunto tra i linguaggi espressivi dell’arte e del sistema dell’arte contemporanea, raccogliendo in un unico luogo opere fotografiche di grande spessore artistico.
Quest’anno, nel nuovo spazio The Mall, centro polifunzionale che si estende da zona Tortona al quartiere Varesine Porta Nuova, oltre alle 80 gallerie presenti provenienti da tredici diverse nazioni del mondo, ampio spazio è stato dedicato al Caffè Artistico dove Lavazza, partner del MIA sin dagli esordi, ha voluto ricreare il mondo intimo e privato della pausa caffè attraverso lo sguardo di Mario De Biasi (1923-2013). Di questo grande reporter, milanese di adozione e tra i maggiori interpreti del fotogiornalismo internazionale, sono state selezionate da Enrica Viganò, membro del Comitato Scientifico di MIA Photo Fair, e da Silvia De Biasi, responsabile dell’archivio Mario De Biasi, 36 immagini fotografiche (leggi “Lavazza in partnership con il MUDEC, Museo delle culture di Milano”).
Ogni fotografia documenta i momenti dedicati al relax, alla meditazione o alla convivialità di personaggi famosi e non, i quali, nonostante provengano da paesi differenti, con proprie tradizioni e una propria cultura, sono accomunati dallo stesso piacere nel gustare il caffè, filo rosso che accomuna l’intero sviluppo del percorso fotografico (leggi “Mucem: un viaggio alla scoperta del chicco nero”) .
Tale progetto non poteva che essere sostenuto con entusiasmo da parte di Lavazza, non solo per il tema portante dello spazio dedicato al maestro Mario De Biasi e alle sue opere, ma anche per la continua ricerca da parte dell’azienda di linguaggi e percorsi alternativi che promuovano l’arte e la cultura.

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