Una sorpresa inattesa. Per la prima volta in 26 anni non è stato un gruppo brasiliano ad aggiudicarsi il premio Ernesto Illy, prestigioso riconoscimento che Illy assegna alle aziende brasiliane di produzione per il caffè espresso di qualità. A riceverlo è stata infatti la Cbi Agropecuaria, società che fa capo alla famiglia Spada di Brescia: un sorpasso inaspettato rispetto al Brasile, da sempre leader mondiale nella produzione di chicchi di alta qualità arabica.
Sarà la Cbi Agropecuaria, quindi, ad avere l’onore di rappresentare il Brasile alla seconda edizione dell’International Coffee Award, a New York, al quale parteciperanno 27 rappresentanti dei migliori produttori provenienti da 9 paesi.
L’azienda italo-brasiliana, fondata nel 1971 dall’Ambasciatore Antonio Benedetto Spada, prende avvio con l’acquisizione della Fazenda Tecad, cui fa capo una proprietà di 6.200 ettari attualmente occupati da foreste di eucalipto e piantagioni di caffè. La famiglia Spada, credendo nelle potenzialità di sviluppo del Brasile, ha potenziato negli anni la gestione diretta dell’azienda: i nipoti Tancredi e Ruggero, trasferitisi da Brescia, hanno preso in mano la società avviando investimenti che hanno portato la Cbi Agropecuaria a questi prestigiosi risultati, che riconoscono l’altissima qualità del caffè prodotto. Un caffè totalmente irrigato a goccia, di qualità 100% arabica, venduto alle maggiori multinazionali di caffè del mondo che, a loro volta, esportano negli Stati Uniti ed in Europa.
Un successo che sembra spronare: altri 60 ettari, dopo i 55 dello scorso anno, verranno piantumati con nuove varietà di Arabica. Un ampliamento che, complice anche il progetto di creazione di un nuovo lago artificiale, raggiungerà i 500 ettari nei prossimi 8 anni.
Leave A Comment