Siete sicuri di aver bevuto un vero cappuccino questa mattina quando siete usciti di casa?
C’era un tempo in cui era facile riconoscere il cappuccino: era fatto da una tazzina di caffè espresso, latte al vapore e un’aggiunta di schiuma sopra. Ma pare che ora uno dei tipi di caffè più famosi al mondo stia avendo una piccola crisi d’identità.
Perfino tra gli esperti ci sono pareri discordanti, soprattutto sulle dimensioni della nota bevanda. Si sa, ora il cappuccino viene servito piccolo, medio, grande. Ma in realtà esiste una sola misura, a voler essere precisi 113 grammi.
Numeri a parte, esiste una tecnica precisa anche per servirlo. L’obiettivo è ottenere un cappuccino con tre strati ben definiti: caffè, latte e schiuma. Se bevuto alla maniera italiana, va mescolato così da far mischiare gli strati tra loro e esaltarne il sapore.
Ma anche l’occhio vuole la sua parte. Secondo Luigi Odello, segretario generale dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano e dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè, il Cappuccino Italiano Certificato è quello “di colore bianco, ornato da bordo marrone più o meno spesso nel cappuccino classico, con disegni che vanno dal marrone al nocciola nel cappuccino decorato”.
Tradizioni e regole a parte, il bello del caffè è che può essere gustato in tutte le sue meravigliose varianti. Noi continueremo a farlo, fino a quando non troveremo il cappuccino perfetto!
fonte immagine: india.today.in
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